Fondazione e rifondazione di una città d'età moderna. Delia dai Lucchesi ai Gravina di Palagonia (1596-1812)
Mostrare la genesi di una nuova città, ripercorrendone la vicenda storica a partire dalla sua formazione, è il principale intento che si propone questo volume sulla storia di Delia. Estrema importanza ha sia il riferimento al modello fondativo adottato in fase di pianificazione urbana che la lettura del rapporto col territorio mediante lo studio dell'economia feudale. Delia, intesa in tal modo, non appare una realtà isolata, ma parte integrante di un sistema abitato ramificato che muta il volto del latifondo agricolo della Sicilia interna in una 'terra di città'. È un processo animato tra Cinque e Seicento dalla famiglia Lucchesi, che affida alla fondazione della città la sua scalata sociale tra i ranghi dell'alta aristocrazia siciliana. Nel Settecento Delia passa sotto il controllo dei Gravina, principi di Palagonia, e viene interessata da numerose trasformazioni che determinano l'arrivo di architetti e plasticatori da altre realtà feudali, come Palagonia. Nell'Ottocento, la crisi della feudalità, si manifesta con l'affacciarsi della questione demanialista che avvicina Delia ad altri centri come Caltanissetta e Paternò.
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