Diario di viaggio nell'area greco-bizantina di Motta San Giovanni
Poi ci fu un viaggiatore con zaino in spalla e macchina fotografica. Non un semplice vagabondo ma un poeta che sa vedere oltre le cose, un viaggiatore che parte a mani vuote ma torna con gli occhi "pieni", pieni di cose viste e/o immaginate. Un amante della natura che ascolta finanche le vecchie pietre che gli parlano di un tempo lontano, di vite travagliate e tese alla sopravvivenza, di intelletti vivi, di persone ingoiate dal tempo: grazie, per tutto quello che Lei condivide con noi, grazie per trovare tempi e modi per localizzare ciò che ha fotografato. Le auguro un lungo cammino di scoperte fantastiche, che il sole Le baci la fronte, che la brezza le faccia respirare i profumi della nostra flora. Ada Melidona
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