Bloody Mary
Uno zelante poliziotto alsaziano, divorato dall'ambizione di far carriera, vive ossessionato dall'ordine e dalla moralità. Sua moglie, sempre chiusa in casa, è una psicopatica che oscilla tra giochi da bambina indifesa e modi provocanti. Un lavavetri negro si arrampica ogni giorno sul grattacielo in cui abitano i due. Sospeso sulla sua assicella pensile, dialoga a modo suo con gli inquilini dei vari piani e con una onnipresente mosca blu che lo tormenta. Un soldato di leva, brutale ed esasperato dalle vessazioni sessuali a cui lo sottopone il suo sergente, fugge dalla caserma riempiendosi le tasche di bombe a mano: il primo a pagare con la vita sarà proprio il suo superiore. La fuga rocambolesca del giovane soldato è il filo che lega tutti i personaggi: per il poliziotto, infatti, è giunto il grande momento, e la caccia al criminale sarà spietata. Ambientato nella Parigi popolare dei grigi ma vivissimi arrondissements periferici, "Bloody Mary" è un affresco "a tinte forti" della nostra società, colta con occhio cinico e critico ma mai moraleggiante, come a dire: il mondo è anche razzismo, nevrosi e corruzione, ma è il nostro mondo.