Quando cala la nebbia rossa
Ultimo romanzo di Derek Raymond, concluso qualche mese prima della sua scomparsa e pubblicato postumo, "Quando cala la nebbia rossa" è l'epilogo perfetto della serie della Factory. Gust, calzante alter ego criminale del Sergente senza nome, è un autentico "perdente" raymondiano, un eroe duro e solitario a cui non rimane neppure la consolazione di essere dalla parte della legge. Ex detenuto in libertà vigilata, viene coinvolto nel furto di una partita di passaporti britannici appena stampati: valore sul mercato nero almeno due milioni di sterline. Ma il furto dei passaporti è solo la punta dell'iceberg, in ballo c'è molto di più: tanto per cominciare, un paio di missili a testata nucleare sottratti a un arsenale militare russo. E Gust, ricattato da un manipolo di poliziotti senza scrupoli e tentando di mettere assieme tutti i tasselli dell'intricato puzzle, si ritrova nel bel mezzo di un gioco di potere fra ex agenti del KGB, servizi segreti inglesi, mafia russa, delinquenti locali e uomini della Factory. Tutti sono sulle sue tracce, chi per farlo parlare, chi per assicurarsene il silenzio, e finiscono per fargli il vuoto attorno: a Gust non resta che giocare la partita. Ambientazione nera, personaggi sordidi, dialoghi crudi, il tutto permeato dallo stile secco e dallo humour tipici di Raymond. Al di là dei concetti di bene e male - i cui confini, nell'analisi dell'autore, si disintegrano e confondono - il "criminale suo malgrado" può solo sottomettersi al suo destino.
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