Un mattino da cani
Certe mattine non dovresti proprio alzarti. Il giornalista Jack Parlabane si sveglia con i postumi di una sbronza e la testa che gli pulsa come un disco di techno suonato alla rovescia. Neanche il tempo di un caffè e scopre che il condominio è invaso da medici e poliziotti. Durante la notte qualcuno ha avuto la bella idea di eliminare il suo vicino di casa, apparentemente senza lesinare le cattive maniere. Comincia così, con una mattinata indigesta e surreale, il primo romanzo di uno dei più sorprendenti autori della nuova scena letteraria scozzese. Uno spaccato della società britannica di inquietante plausibilità, in cui le tinte più forti del noir e del thriller si alternano con una satira feroce di un paese che non ha più saputo riprendersi dallo sfacelo della cura Thatcher. Jeremy Ponsonby, il vicino assassinato, era un giovane medico. Quando Parlabane comincia a indagare, scopre che Ponsonby era implicato in un giro di speculazioni edilizie volte a trasformare vecchi stabilimenti pubblici in moderne multiproprietà. Ma per arrivare alla verità, Jack dovrà affondare le mani nella corruzione e nei conflitti d'interesse di un'intera classe dirigenziale.