Lettera ai miei assassini
Un'estate torrida a Marsiglia. La città è prostrata da un calore che ha già mietuto numerose vittime. Chiuso nel suo sottotetto, Pierre sta pensando all'ennesima scusa da rifilare al suo editore, per giustificare i sei mesi di ritardo sulla consegna del nuovo libro. In quel momento irrompe a casa sua Charlie, amico d'infanzia diventato un temuto membro della malavita marsigliese. Non si vedono da anni, ma non c'è tempo per i convenevoli, Charlie è ferito e inseguito dalla polizia: fugge dalla terrazza, lasciando solo una microcassetta e un numero di telefono. E così che uno scrittore a corto d'ispirazione, con una vita fin troppo normale, si ritrova catapultato in una realtà che supera l'immaginazione: notti in questura, la guerra della malavita per il controllo del mercato dell'eroina, assassini dalla testa di demonio che lo inseguono e minacciano la sua famiglia, cambi d'identità, pistole che sparano proiettili veri e fanno più male dell'estate marsigliese. Il tutto permeato dell'amore di un delinquente per il suo migliore amico, di un padre per la figlia, di un autore per la sua città. E proprio questo accomuna Frégni a Jean-Claude Izzo - suo maestro e amico - la poesia e l'ironia arrangiate su un ritmo thriller, e un amore viscerale per una Marsiglia che è bellezza e degrado, passione e sangue: amata, odiata e vissuta fino all'ultimo vicolo.
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