Il diavolo tentato. Dramma in tre atti
Quando pensiamo al Diavolo intendiamo in genere il male, un problema che da sempre ha agitato le menti più sensibili e Legrottaglie nel suo adattamento teatrale dell'omonimo dramma di Papini lo affronta sul terreno del libero arbitrio, non nel senso di una difesa del male in sé "ma della comprensione appunto", essendosi prodotto non da un assoluto ma dalla conseguenza di una scelta, come l'Arcangelo Rafael cerca di far comprendere a Satana. Insomma tutto il problema sta nell'esercizio della libertà di scelta: "Che virtù sarebbe quella dell'uomo se fosse una virtù obbligata?". Che pure il Diavolo risenta di una tale scelta è nel suo "ricordo offuscato e disperato della felicità perduta", che consente a Virgia - moderna Eva - di tentare l'antico tentatore per indurlo a ritornare alla condizione iniziale promettendogli "l'amore del genere umano".
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