La trans-formazione possibile nella globalità dei linguaggi. Metodi in interazione
Questo testo, nella sua nuova edizione aggiornata e integrata, si prefigge di stimolare e potenziare le capacità del disabile (anche) grave sulla base della Globalità dei Linguaggi (GdL) - un metodo impiegato da circa quarant'anni e ideato da Stefania Guerra Lisi, curatrice del volume - ed è rivolto a musicoterapeuti, terapeuti della riabilitazione e della psicomotricità, insegnanti di sostegno. Il metodo della Globalità dei Linguaggi assume che tutti gli individui siano capaci di cogliere le diverse percezioni sensoriali e, conseguentemente, di utilizzarle per comunicare: la persona è concepita nella sua globalità e gli interventi sono perciò calibrati sulla rivalutazione e l'impiego di ogni forma di espressione (stereotipie, stili e gusti personali ecc.) come forma di comunicazione. Adottare tale metodo, da un lato, significa offrire all'individuo la capacità di comunicare ricorrendo a risorse che apparentemente non sembrano assolvere a tale funzione e, dall'altro, implica la capacità dell'educatore-terapeuta di riattivare in se stesso, in prima persona, le modalità di ascolto e di percezione del mondo che coinvolgono tutti i sensi e tutte le forme di comunicazione (verbali e corporee).
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