Zuppa fredda, morte calda. Donne indiane sull'orlo di una crisi di nervi
Dodici racconti vivaci e corrosivi dal "Continente India". Sospesa tra le sabbie mobili di una cultura millenaria e le accelerazioni della modernità, tra il pigro bruciare delle bacchette d'incenso e i ritmi delle reti telematiche, si muove una schiera di personaggi che riassumono la situazione del proprio Paese meglio di qualunque trattato di sociopolitica. Giornalisti affamati di scoop e Buddha metropolitani, cacciatori di dote e fanatici della reincarnazione, affaristi senza scrupoli e strenui difensori della tradizione sono i tasselli di un mosaico umano destinato a rimanere meravigliosamente incompiuto perché in continua ebollizione. Ma è la scrittura della Padmanabhan la vera protagonista di questa raccolta. Una scrittura 'al femminile' che, affilata dalle armi dell'ironia, rivela miserie e pregiudizi di un mondo che tenta la sua 'apertura a Occidente' in un appassionante gioco di attrazione e repulsione. Ma anche le gioie e le illuminazioni di un colosso di un miliardo di anime traboccante i vita e di cultura.
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