Arte estrema. Dal teatro di performance degli anni '70 alla body art estrema degli anni '90
A partire dagli anni Settanta le arti cosiddette "canoniche" subiscono un definitivo cambio di rotta approdando a una privilegiata, inquietante terra di conquista: il corpo. Nasce così l'arte estrema: la comparsa della carne e della sua "violazione" è un evento epocale, "epifanico", il territorio in cui esplodono tensioni e perversioni che hanno "strisciato" silenziosamente nelle epoche passate. I miti del martirio rivivono nelle torture, nelle crocifissioni nelle pratiche del dolore e del sangue. Dalle performance del Living Theatre alle sfide della Post-Porn Art, dalle provocazioni di Urs Luthi alla scioccante "esperienza" di Franko B., questo libro intende ripercorrere gli eccessi e le illuminazioni di tre generazioni di artisti.
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