Storia della fusion. Dal jazz rock alla New Age: guida ragionata a una musica «Inqualificabile»
La fusion music, fin dal suo apparire, si è posta come musica 'inqualificabile': difficile definirla, ancor più complesso sistemarla in un quadro organico capace di tracciarne le coordinate stilistiche, i multipli incroci, le derive estetiche. Sfuggente eppure 'apparentemente' così chiara, il fusion ha subìto un processo evolutivo innegabile, ritagliandosi uno spazio autonomo i cui confini affacciano da una parte sul puro intrattenimento, dall'altra su un'idea di contaminazione affatto originale. Disprezzata dai jazzofili più rigorosi, sottovalutata dal pubblico del rock, ha in realtà costituito un momento importante nell'esperienza centennale del jazz, nel tentativo, a volte meravigliosamente riuscito, di attirare differenti orizzonti espressivi. In questo libro, per la prima volta, si tenta una riognizione rigorosa e puntuale del fenomeno, partendo dalle origini (il jazz-rock), esaminando la produzione degli artisti più significativi (Weather Report, Yellowjackets, Steps Ahead, Pat Metheny), di quelli meno noti, del villaggio globale.
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