Frammenti. Storie da un fortino di periferia
"Questo libro nasce dalla volontà degli operatori del CPS (Centro Psico Sociale) di Via Ugo Betti, quartiere periferico milanese ad alta densità di popolazione. La prima volta che Massimo Cirri (psicologo), Donatella Fidanza (educatrice) e Laura Bellini (psichiatra) sono venuti a casa mia per parlarmi di questo progetto, lo hanno fatto con l'idea che solo uno scrittore avrebbe potuto rendere reale la loro immaginazione, il loro desiderio di raccontare quello che succede in un CPS per capire quello che é un CPS. Per raccontarlo al mondo "fuori". Per spiegare a chi, come me, non aveva mai messo piede in un centro psico sociale, il ruolo che ha un posto del genere. Loro, mi hanno detto, erano privi del linguaggio giusto, della visione giusta: troppo coinvolti, troppo dentro. Ci voleva uno scrittore, perché, come scrive la Winterson, "la realtà dell'arte é la realtà dell'immaginazione". Non so se sono riuscita a realizzare il loro desiderio proprio come lo avrebbero voluto. So che questa è stata, è e sarà una delle esperienze più intense della mia vita. Come persona e come scrittrice." (Barbara Garlaschelli)
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