Dopo tutto è favola
"Siamo abituati a vivere in una visione mentale del mondo e di noi stessi. Così non lasciamo spazio alle emozioni, alla percezione dei sensi, e tantomeno ai richiami della nostra anima. Il nostro piccolo io padroneggia con la sua presunzione il "cammin di nostra vita". Similmente, la poesia e il nostro essere rimangono nell'oscurità. Essa, che non è né costruzione ingegnosa né sdilinquimento emotivo, ma "amor che spira" e "ditta dentro", non riceve la parola. E l'uomo senza la parola è schiavo della morte..." Franco Loi.
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