L'invenzione del paradiso
Su commissione di una felice donna in carriera, una giovane scrittrice le inventa una biografia sulla traccia di luoghi, volti e parole di un mondo dimenticato. Emergono vivi e tangibili non solo paradisi di spensieratezza ma anche dolorosi smarrimenti e il racconto, favola o storia che sia, si fa riflessione su perché si ricorda e perché si dimentica, quali segreti accordi fra memoria e oblio ci traghettano vivi dal passato al futuro. Il dialogo a distanza e poi l'incontro ravvicinato fra la signora e l'invisibile scriba confermano la feconda necessità della memoria privata, quando non si ammala di elegia, quando non ci chiude al nuovo.
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