Genova e Giannetto Fieschi: un tessuto storico, artistico e culturale
Fieschi è intelletto, arte e storia. Viene voglia di inoltrarsi nella profondità dell'uomo colto, raffinato, complesso, aristocratico per nascita, religioso per scelta, ma non si riesce fino in fondo ad entrare nel suo universo. La sua pittura non è sempre facile da comprendere, da interpretare. Ha il fascino del mistero, la seduzione dell'intellettualità che si esprime anche attraverso i simboli e i segni su quasi tutte le sue opere. Gli scenari sono strettamente legati ai personaggi, la gamma dei colori intensa e vibrante risulta con l'insieme un'armonica amalgama di originale genialità espressiva. Ton tenebrosi quando l'artista affronta temi inquietanti come quelli della vecchiaia e della morte; limpidi e squillanti se rappresenta la vita che pulsa, evanescenti se esprime l'essenzialità dei concetti divini e metafisici. Nelle sue ultime creazioni, (quasi tutte ceramiche ingobbiate, formelle, vasi, piatti), la lievità dei colori (salvo rare eccezioni) l'incorporeità delle figure, il deserto degli scenari ci parlano di un artista dal tocco elegante che ha scelto l'essenza del linguaggio pittorico per esprimere l'essenza delle cose della vita materiale e spirituale.