Asim Abu Shaqra
"Qualcuno doveva spostare il sabbar, il cactus, in un vaso di fiori." Così Anton Shammas apre la sua meravigliosa prefazione a questo libro, e questo è il compito che Asim Abu Shaqra ha portato a termine più e più volte nei suoi dipinti, in una sorta di ossessione, arrestata solo dalla sua morte prematura, all'età di ventotto anni. Durante tutto il corso della sua vita, l'artista è stato ossessionato da un senso di estraneità e di non appartenenza, come manifestato dalla sua infatuazione per il sabra, che erano in realtà autoritratti legati all'iconografia palestinese. Questa pubblicazione offre nuove interpretazioni sui dipinti di Asim Abu Shaqra da parte di tre eminenti studiosi d'arte: Tal Ben-Zvi, Kamal Boullata e WJT Mitchell; comprende un'introduzione della curatrice Nira Itzhaki e una prefazione di Anton Shammas.
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