Charlie Chan e il cammello nero
In una calda mattina di luglio la bella e ricca attrice hollywoodiana Shelah Fane sbarca alle Hawaii al seguito di una troupe cinematografica per le ultime riprese di un colossal sui Mari del Sud. Quella stessa sera la donna organizza un ricevimento nel suo villino sulla spiaggia, ma poco prima dell'inizio della festa viene trovata uccisa da una pugnalata al cuore. L'ispettore Charlie Chan della polizia di Honolulu, tutto astuzia e aforismi orientali (tra cui quello che dà il titolo al libro: "La morte è un cammello nero che s'inginocchia, non invitato, davanti a ogni porta"), interroga con pazienza i numerosi ospiti dell'attrice, ma ne ricava solo indizi inconsistenti. L'unico vero aiuto giunge da un indovino chiamato Tarneverro il Grande che godeva di grande considerazione presso la donna, tanto che solo a lui Shelah aveva rivelato di aver assistito all'omicidio di Denny Mayo, un attore ucciso a Hollywood tre anni prima il cui caso è tuttora irrisolto. Ma Tarneverro non conosce il nome del colpevole di quel delitto, ed è al corrente di una sola cosa, per giunta la più preoccupante: anche l'assassino di Denny Mayo si trova in quei giorni a Honolulu. Dal romanzo, pubblicato originariamente nel 1929, fu tratto nel 1931 un celebre film con Warner Oland nei panni di Charlie Chan e Bela Lugosi in quelli di Tarneverro.
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