Negro sono e negro resterò. Conversazioni con Françoise Vergès
A partire dalla situazione di perdurante malessere delle Antille e in particolare dell'isola della Martinica, Aimé Césaire, sollecitato dalle domande incalzanti di Françoise Vergès, ripercorre il suo lungo cammino di scrittore e intellettuale. Padre incontestato della negritudine, tuttora testimone partecipe della realtà non solo antillana, affronta in modo decisivo problematiche legate alla tratta negriera e alla schiavitù, alla colonizzazione e alla decolonizzazione portando un contributo di grande peso all'odierno dibattito sull'intercultura al fine di costruire su nuove basi il futuro delle nostre società. Filtra da queste conversazioni di grande portata storica e politica in un universo investito da un sempre più vasto processo di creolizzzazione, la voce inconfondibile di un uomo che si è sempre battuto per la libertà e la dignità dei popoli del mondo nero. Il suo discorso s'inserisce con forza in una complessa realtà caratterizzata da fenomeni d'interazione e d'ibridazione culturale che deve contribuire all'emancipazione e al definitivo riconoscimento di società e culture a lungo emarginate se non occultate dalla storiografia ufficiale ma fondamentali nella posta in gioco dei prossimi decenni.
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