Sabbia
Lo stile asciutto e denso, l'analisi dei personaggi lucida e ostinata, la conclusione inattesa e proiettata in un futuro oscuro eppure imprevedibilmente aperto, l'ipotesi dell'"eutanasia" come espressione di illusoria pietà, fanno di questo romanzo un'opera connotata da richiami più esplicitamente psicoanalitici rispetto alle altre dell'autore. La protagonista si racconta in prima persona e, fra memorie e presenti riflessioni, si muove verso la trasformazione totale di sé attraverso l'incontro con un uomo che per la prima volta sente di amare ma che, fatalmente, perderà. Una storia d'amore impossibile e incomprensibile dove il sentimento si scontra con la necessità di "cancellare la vita stessa" per esprimere tutta la propria razionalità.
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