Il genio e le passioni. Leonardo e il cenacolo

Il genio e le passioni. Leonardo e il cenacolo

"Dopo aver lasciato nel 1482 non senza polemiche la Firenze di Lorenzo il Magnifico per la corte di Ludovico il Moro, Leonardo da Vinci arriva a Milano e si cala così profondamente nello spirito lombardo da fare della Lombardia la sua seconda patria, trascorrendovi complessivamente venticinque anni. Durante questi cinque lustri, Milano e la Lombardia divennero infatti il grande laboratorio di Leonardo, che vi trovò un ambiente culturale vivace e ricco di interlocutori stimolanti. Punto culminante di questo dialogo con il territorio lombardo è stato certamente il 'Cenacolo', che grazie anche alle ricerche svolte per il recente restauro ci appare come mirabile sintesi dell'arte pittorica leonardesca, dell'interesse del pittore per il 'vero' naturale, per l'investigazione inesausta della fenomenologia della visione, e nello stesso tempo del confronto e del rimando al pathos spirituale dei personaggi del Mantegna e alla fantasia inquieta e rigorosa del Bramante. Il 'Cenacolo' ci svela i molti nodi e snodi dell'arte e dell'architettura in Lombardia, che Leonardo ha conosciuto e dei quali in molti casi è stato protagonista, ispiratore, modello. L'importante momento espositivo odierno è destinato a evidenziare la novità iconografica dell'opera di Leonardo e a sottolineare la grande influenza verso la pittura dei secoli successivi sino ai nostri tempi." (E. Albertoni)
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