Squilibri strutturali e nuovi assetti dell'industria italiana
Il volume stilizza alcuni cambiamenti di fondo della struttura industriale italiana, all'interno della quale si consolida il ruolo della media e piccola impresa ed emerge con autorevolezza l'industria di beni di investimento. Questo tipo di evoluzione, nell'interpretazione dell'autore, tende a evidenziare un modello di capitalismo flessibile ed articolato, diverso dal modello nordamericano, tedesco o giapponese, polarizzato sul dominio delle grandi imprese. Da questa interpretazione si deducono nuove coordinate per l'elaborazione di un serio disegno di politiche per la crescita dell'intero sistema economico.
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