Fucking Osama
Fucking Osama: Emme fa il giornalista televisivo. E bello e ricco, e nel suo pc nasconde una cartella con tutti i casi d'aggressione e omicidio a opera di musulmani dopo l'11 settembre. Emme, a differenza della maggior parte dei suoi coetanei, ogni tanto sceglie di trascorrere una notte diversa dalle solite, consumate tra festini e locali alla moda. Capita così che preferisca vestirsi di nero, impugnare una spranga di metallo e andare a zonzo per le strade di Roma, a massacrare di botte una delle vittime selezionate con cura dalla sua personale lista nera. Mentre le sue gesta cominciano a fare notizia e l'opinione pubblica del paese si spacca in due, Emme prosegue nella sua rivolta contro i colleghi benpensanti, il terzomondismo di maniera, il permissivismo nei confronti di chi non permette niente a nessuno. Finché il cerchio non si stringe intorno a lui, obbligandolo a riparare a Milano, dove avrà occasione di infiltrarsi barba lunga e Corano in mano, tra le file del "nemico", ma anche di conoscerlo davvero, avviando una sofferta risalita dall'inferno di odio e solitudine in cui è sprofondato.