Il nemico comune. La collusione antisovietica fra Gran Bretagna e Germania nazista
Il Patto di Monaco del 1938, con il quale il primo ministro britannico Chamberlain cercò un accordo con la Germania nazista incoraggiandone l'espansione in Europa centrale e orientale, suscitò reazioni antitetiche nell'intellighenzia mondiale. I due autori demoliscono le letture convenzionali secondo cui la "politica di pacificazione" della Gran Bretagna fu un tentativo, per quanto ingenuo, di "orientare" la vorace aggressività di Hitler al fine di proteggere l'Occidente e mettono in luce l'antisovietismo della politica estera della Gran Bretagna, nonché l'orientamento antidemocratico delle élite dirigenti anglo-francesi che diedero il benvenuto ai regimi autoritari di Italia, Germania e Spagna.