La figlia dell'ottimista
Il secondo dopoguerra in un piccolo centro della provincia americana del Sud; Clinton McKelva, l'anziano giudice della città, sua figlia Laurel e Fay, la seconda giovane moglie. La morte improvvisa dell'"ottimista" dopo un banale intervento chirurgico spezza un triangolo tenuto in precario equilibrio dalla lontananza e dalle convenzioni e costringe Laurel, figlia unica e vedova di guerra, a ripensare tutto il suo passato e ad affrontare la presenza della rozza ed egoista matrigna, in un mondo in cui le regole formali che governano la comunità affettuosa di parenti e amici vanno dissolvendosi, sostituite da una visione sempre più gretta della vita.