Il cane che abbaiava alle onde
Gli anni magici di un'infanzia particolare nella Dublino del dopoguerra. Al centro della narrazione è la famiglia dell'autore: il padre è irlandese, ma è tanto rigido da sembrare tedesco; la madre, tedesca, è così comprensiva e tenera da apparire irlandese; con il fratello maggiore e la sorellina divide il continuo, e spesso divertente, spaesamento provocato dall'uso di tante lingue, culture e logiche diverse. La Dublino in cui vivono ha ancora tratti espressi con il linguaggio del conquistatore, l'inglese. Ma il nazionalismo paterno obbliga i figli a mantenere le relazioni sociali solo in gaelico, secondo il puro verbo dei padri. Un'autobiografia provocatoria che ripercorre in modo sofferto quanto ironico una difficile costruzione del mondo.