La salita del monte Carmelo
Scritto tra il 1579 e il 1585 nella forma di un trattato introdotto da una lirica, il testo è il contrappunto letterario del grande rinnovamento spirituale carmelitano, di cui Giovanni fu con santa Teresa d'Avila il principale artefice. Simbolo del contatto tra il divino e il terreno, tra il finito e l'infinito, il monte è in Giovanni della Croce la meta di un pellegrinaggio verso una liberazione: quella dell'anima dai pesi e dalle forze che la separano da Dio, dal bene, dalla gioia. Ispirato dalle otto strofe della poesia di apertura, il libro non è solo uno scritto ascetico, ma anche un'opera di forte significato teologico e letterario.
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