Dawn Powell. Una biografia
Dawn Powell è stata una delle più grandi, e misconosciute, scrittrici americane del Novecento: la sua vita ha i caratteri di una crudele, tragicomica, appassionante fiaba. Seconda di tre sorelle - nasce nel 1896 in una piccola città dell'Ohio - a sette anni perde la madre, che non sopravvive ad un tentativo di aborto. La seconda moglie del padre, un commesso viaggiatore alcolizzato, è una donna malvagia e affetta da disturbi psicologici gravi, una vera e propria perfida matrigna per le tre ragazze. A tredici anni Dawn ha già letto Schopenhauer; quando la matrigna trova i suoi primi scritti e li brucia, Dawn fugge di casa e va a vivere a Shelby da una zia; ottiene poi una borsa di studio al Lake Erie College for Women. nel 1918 arriva a Manhattan: "C'è una sola città per ciascuno, come c'è un solo grande amore", scriverà in uno dei suoi numerosi romanzi. La sua frenetica vita newyorchese si svolge per lo più nel Greenwich Village, dove vive con suo marito, il pubblicitario Joseph Gousha, e suo figlio, Jojo, affetto da autismo. "Scrivo perché non ho nessuno con cui parlare": eppure la sua vita è un susseguirsi di cene e party con buoni amici come Edmund Wilson e John Dos Passos (e Nabokov, Hemingway, Dorothy Parker, Stella Adler), pur senza tradire mai il legame con la sua famiglia e i vecchi amici di scuola.