Memorie di un cavaliere
Le "Memorie di un cavaliere" vengono pubblicate nel 1720. Seguendo le gesta di un anonimo gentiluomo inglese, l'autore ripercorre i grandi conflitti religiosi del Seicento e da grande cronista ne ricostruisce minuziosamente, in un coloratissimo affresco, le avvincenti campagne militari. Amante dell'avventura, il solitario eroe lascia nel 1630 l'Inghilterra per l'Europa continentale, dove si trova coinvolto in prima linea a fianco dei protestanti nella guerra dei Trent'anni; una volta rientrato in patria militerà poi con l'esercito di Carlo I nella guerra civile. Queste autentiche Memorie anticipano la moda del romanzo storico alla Walter Scott e affrontano il problema della nascita della civiltà moderna: nella sconfitta dei cavalieri ad opera dell'esercito parlamentare possiamo leggere l'inequivocabile scomparsa di un'epoca e la prefigurazione di un nuovo, problematico mondo col quale gli eroi di Defoe, abbandonata l'isola di Robinson, dovranno necessariamente fare i conti.