Diario di un intellettuale disoccupato
"Diario di un intellettuale disoccupato" è l'opera di una vita a rischio. L'autore si rifugia per sfida in un'isola incontaminata del sudovest francese, l'Ile de Rè. Il suo gesto nasce da una domanda: è possibile per un disoccupato intellettuale sopravvivere lontano dai grandi centri di cultura? De Rougemont ambienta in questo universo di contadini e pescatori il suo grande 'pari', la scommessa per un mondo futuro, prima ancora dell'estremo collasso del vecchio mondo. E sarà un'utopia rovesciata: anziché sognare dal centro un'isola periferica di splendida civiltà, s'immerge nella realtà problematica della periferia e dello spazio che è ancora da definire. Magistrale l'equilibrio tra la riflessione intima, con lampi di lirismo incantevoli nel dialogo con una natura spietata e sublime, la descrizione sapida e briosa di un quotidiano alle prese con i problemi materiali della sopravvivenza e il grande sforzo di pensare la propria missione, il senso civile della dignità umana.