L'occhio vigile del custode. Ordinamenti spaziali della sicurezza nel De re aedificatoria di Leon Battista Alberti
Il compito principale dell'architetto preposto ai dispositivi della sicurezza è costruire nella città "zone occulte" perché il Principe, il Tiranno, il Vescovo, possano tramare segretamente le strategie di governo. Le dinamiche sociali della città umanistica sono fortemente influenzate dalla potenza psicologica delle forme architettoniche. La "città della sorveglianza" che emerge dal "De re aedificatoria" di Leon Battista Alberti si fonda su un'invisibile topologia della difesa: spazi nascosti, impercettibili condotti acustici, dissimulate vie d'uscita. Al contempo, il paesaggio urbano deve essere ben visibile nella propria bellezza sacrale, scoraggiando ogni tentativo di possesso distruttivo da parte del nemico. La concinnitas albertiana è dunque un raffinato dispositivo estetico funzionale a una "politica dello sguardo", che intensifica la fascinazione visiva di alcune parti della città , per meglio oscurare e proteggere i veri centri spaziali del potere.
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