Impresa sociale. Idee e percorsi per uscire dalla crisi
Come tutti i fenomeni innovativi, anche quello dell'impresa sociale suscita entusiasmi e perplessità, non essendo esente da criticità. L'impresa sociale, come peraltro stabilisce la normativa, è costitutivamente un'impresa plurale, un soggetto che propone integrazioni e interazioni tra public, profit e non profit. La cosa di per sé non è nuova. I rapporti tra non profit e public sono all'ordine del giorno e, in questi anni, anche il profit ha riscoperto funzioni e sinergie possibili con il non profit. Ciò che può essere nuovo, invece, è la "ricomprensione" di sé da parte di questi attori dentro un compito comune: quello di dare un futuro credibile, cioè equo e sostenibile, a un'economia che ha perso la sua bussola e che fatica, senza averne forse neppure voglia, a ritrovarla. Cosa che per l'appunto cercano di dimostrare, con un'angolazione il più possibile concreta, i contributi qui raccolti. Sintetizzando, e per forza di cose semplificando la ricchezza di cui sono portatori, essi si muovono su un asse che parte dalla rivisitazione dell'idea di responsabilità sociale di impresa (Borzaga) per arrivare a una possibile agenda di lavoro su come costruire una adeguata politica per l'impresa sociale che veda protagonisti prima di tutto i soggetti che appartengono al Forum del terzo settore (Olivero). In mezzo a questo percorso ci sono idee e proposte che possono dare forza a tale prospettiva.
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