Giovanni Michelucci. Fotogrammi del museo
Lo "svanire della ragione" - a cui Collingwood si riferisce in questi saggi richiama a quel "punto in cui la ragione svanisce" coincidendo con il ruolo assoluto dell'emozione, che è il fondamento dell'arte. Quest'ultima appare quindi caratterizzata da instabilità e paradosso, da un incessante "domandare che non si attende risposta". Arte e religione insieme appaiono come forme di un "picture thinking", un "pensare per figure", che precede e supera l'inevitabile collassare nel nulla dei sistemi filosofici. Il saggio del curatore ridefinisce la specificità del pensiero collingwoodiano rispetto all'idealismo britannico,a cui è stato erroneamente apparentato, e alla filosofia del neorealismo italiano.
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