Cronaca
Riallacciandosi alla lingua espressionistica e aspra dei predicatori dell'Ordine Minore, senza disdegnare la contaminazione con le volgate delle nascenti lingue neoromanze e respingendo anzi le forme "culte" del latino del tempo, il francescano narra con grande realismo la sua epoca in un'opera di grande respiro, che gli è valsa la definizione di "più grande storico italiano del Duecento". Nel testo non si ritrovano solamente le gesta di Federico II, di re Enzo e dei suoi gagliardi cavalieri: ma tutto ciò che l'autore ritiene degno di essere registrato. Una "historia" del XIII secolo, un vivido affresco in cui Salimbene tratteggia volti e colori, genti e luoghi della via Emilia nella cornice degli scontri e delle alleanze tra potenti del tempo.
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