Il cero nascosto
Un romanzo denso di suggestioni di sicuro interesse sin dall'incipit contraddistinto dalla raffigurazione di un ambiente connotato dall'irruzione dell'irrazionale, dal carattere certamente non accessorio, a dilatare i contorni dello scenario circostante fino a fissarli ad un'inesistenza temporanea, nonostante l'agnizione da dove hanno origine i vari movimenti narrativi, attestando, non soltanto la presenza di una dimensione parallela a quella reale, mai persa di vista dallo scrittore, oltre ad una serie di molteplici e strane combinazioni, unitamente alla presenza di rapporti incredibili, relazioni bizzarre, contatti ripugnanti, ripetizioni, coincidenze fatali, fondanti il nucleo centrale di un'opera che si colloca agevolmente all'interno del panorama letterario calabrese e nazionale, dato il respiro decisamente ampio assunto dalla narrazione, e l'uso di un linguaggio privo di inopportuni ingorghi descrittivi, sacrificati per dare spazio alla decisa volontà dell'autore di estendere lo sguardo oltre la superficie.
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