Sulla riva del lago d'alabastro
L'emigrazione e la scia di emozioni, sacrifici e ricordi che porta con sé fanno da sfondo a questo romanzo, in cui la storia di una famiglia diventa quella di tante accomunate da una scelta difficile: prendere una nave e partire in cerca di fortuna per assicurare ai propri figli un futuro negato ai padri. La sottomissione che, con il tempo, si trasforma in presa di coscienza, in senso di libertà contro ogni forma di sopruso è la chiave di volta di queste pagine. Ma è la stessa voglia di rivalsa che si rivela poi un'arma a doppio taglio, trasformando un padre di famiglia, da vittima a carnefice, da uomo libero a oppressore di un figlio in cui aveva riposto, inutilmente, le speranze di una vita. Ed ecco che l'America non sembra poi tanto lontana dal paese natio, dove un giorno, con valigie e pacchi annodati con lo spago, emigra lo stesso figlio. Ma, a differenza del padre, andrà alla ricerca di se stesso, di una vita libera da ogni pregiudizio e di quei macigni che rischiavano di rovinarne l'esistenza.
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