Benedetti, maledetti socialisti
Vittorio Emiliani cominciò ad occuparsi di politica negli anni Cinquanta, nel ricordo del passato antifascista e nel solco della tradizione socialista turatiana. Sono i primi passi di una lunga carriera che Emiliani rievoca con nostalgia e chiarezza. All'attività politica seguì quella giornalistica, dapprima presso "Il Mondo" di Pannunzio e poi, per molti anni, presso "L'Espresso". Agli avvenimenti personali (sempre legati alla realtà politico-sociale del Paese), l'autore avvicenda l'analisi di una storia "socialista" che dalla scissione tra Nenni e Saragat alla crisi d'Unghera, dal duro affrancamento dall'egemonia del Partito Comunista alla crisi degli anni Sessanta, giunge fino al rampante e poi drammatico periodo craxiano.