Uomo sposato (L')

Uomo sposato (L')

Quello che succede ad Austin, un americano di mezza età, esperto di mobili del XVIII secolo, corrisponde al desiderio di molti cui la solitudine accentua le attese insieme alle disillusioni: incontrare l'amore o la sua proiezione. Così comincia il nuovo romanzo di White, ancora uno svolgimento più introverso e ambiguo della realtà omosessuale. A Parigi, dove svolge il suo lavoro, un giorno in palestra il protagonista conosce un prestante architetto francese, Julien. L'incontro lusinga Austin e insieme turba la sua esistenza, in bilico tra la pacificazione, i soprassalti d'irrequietezza e la paura della malattia. Perché Austin, sieropositivo da molti anni, pensava che alla sua vita, ormai, non restasse che osservare quella degli altri. Inoltre Julien è giovane, sposato e, forse, non gay. Nonostante i dubbi, le incertezze, le zone d'ombra, la storia nasce, il legame si rinforza nella convivenza e nei lunghi viaggi, prima a Nancy, dove il francese è nato, poi a Deauville, negli Stati Uniti e in Marocco. I due diventano una coppia. Quando la malattia colpirà il giovane amico, alla commedia acre subentreranno i toni cupi del dramma. Tuttavia allo scrittore non interessa tanto raccontare tradizionalmente una storia d'amore e di morte, quanto descrivere la difficile parabola della convivenza e l'impossibilità di pervenire a una rassicurante verità.
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