Posto fisso addio. Come cambia il lavoro in Italia

Posto fisso addio. Come cambia il lavoro in Italia

"Buongiorno sono Sabrina . Posso dirsturbarla un secondo? La nostra società vende surgelati..." Sabrina ha 23 e si è dovuta accontentare di gadagnarsi da vivere contattando telefonicamente potenziali clienti per una ditta che vende prodotti a domicilio. Non è che una dei due milioni e mezzo di collaboratori coordinati e continuativi operanti oggi in Italia. Più di ventimila lavorano nei call center; sono studenti, casalinghe, giovani disoccupati, precari, il nuovo proletariato urbano postindustriale che per sbarcare il lunario ripete anche centocinquanta volte al giorno la stessa tiritera. Niente contributi da pagare. Niente copertura in caso di malattia. Nessuna trattenuta per l'indennità di fine rapporto. Se Sabbrina si ammala non ha salvagenti. Sta a casa e non guadagna una lira.
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