Libro dei re (Il)
Nella Parigi degli anni Trenta tutto poteva accadere a due giovani promettenti, avidi di vita, come i protagonisti di questo affascinante epico romanzo: quattro amici, studenti della Sorbona, che dividono lo stesso appartamento. La via, il quartiere sono quelli in cui viveva Gertrude Stein, la cui casa è stata il luogo di un incontro di scrittori americani destinati alla fama come Hemingway e Fitzgerald, e della grande avanguardia europea come Matisse e Picasso. David è un giovane aristocratico prussiano e, lontano da una famiglia troppo importante, cerca nuove emozioni; Johannes, tedesco anche lui, è l'intellettuale del gruppo; Duncan, americano, rampollo di genitori ricchissimi, sente il fascino della vecchia Europa. Chiude il quartetto Justin, nato in Algeria da un matrimonio misto, approdato a Parigi grazie a una borsa di studio; e il suo personaggio si modella sullo scrittore Albert Camus. Sull'esistenza spensierata, allegra dei quattro giovani ben presto si proiettano ombre di un destino inatteso, di un futuro diverso dalle speranze che arridevano, drammatico e tragico. La Germania e il nazismo scateneranno una guerra che coinvolgerà in modi differenti la sorte dei giovani. Sarà la fine di un momento magico, perché si troveranno su fronti opposti, e perché niente potrà più legare il prima e il dopo di una catastrofe così radicale. Il titolo del romanzo allude alla Bibbia e ai falsi dei contro cui Dio mette in guardia il profeta Samuele, chiara metafora dei dittatori: Hitler, Stalin e Mussolini che dominarono e insanguinarono i bui anni del secolo scorso. Ma "Il libro dei re" è soprattutto una grande saga narrativa, che attraverso vicende private e pubbliche racconta ancora una volta l'eterna lotta fra il bene e il male, l'inscindibile legame fra responsabilità individuale ed eventi collettivi.
Momentaneamente non ordinabile