Frequentare il futuro. Le sfide di Berlinguer e la sinistra di domani
Negli anni Settanta Enrico Berlinguer, diventato segretario generale del Pci, portò il partito al massimo storico dei consensi.E senza di lui la svolta che nel 1989 condusse alla nascita del Pds non sarebbe stata possibile. Perché allora a ondate ricorrenti si agita l'imperativo di dimenticare Berlinguer, cancellare dalla storia politica italiana un leader tanto amato e rispettato in tutto il mondo, un uomo dalla straordinaria carica morale? E' la domanda da cui parte questo saggio, a quindici anni dalla morte del segretario-mito del Pci, cercando di interpretare le motivazioni di quanti vorrebbero cancellarne la memoria storica, disconoscere il ruolo fondamentale da lui avuto nel fatto che la sinistra, anche dopo la fine del comunismo, sia riuscita a mantenere una funzione sociale e politica assoluta nella democrazia italiana. Ma Gavino Angius, che a Berlinguer fu vicino per anni, non si limita a rispondere puntualmente a chi sottovaluti o neghi l'importanza, così come non disconosce i limiti, gli errori e le invadenze di un personaggio così carismatico, ma ripercorre con lucidità e passione un cammino storico che dagli anni Settanta arriva ai giorni nostri. Racconta episodi, sfide, idee di una sinistra che mantiene il suo impegno, analizza il gioco e le posizioni dei protagonisti, anche il travaglio, le sconfitte, le vittorie e le contraddizioni di una forza non più soggetta a una logica bipolare.Alla fine del libro, il lettore avrà chiaramente compreso come, vent'anni dopo, la guida di Berlinguer, le sue idee, le sue intuizioni costituiscono ancora non un patrimonio da rifiutare, ma un'eredità e una lezione per guidare il Paese verso un'Europa di civiltà e di giustizia.
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