Verdi vivo
Quando questo libro uscì per la prima volta, nel 1951, per il cinquantenario della morte di Giuseppe Verdi, la popolarità del grande musicista aveva raggiunto livelli in cui la commemorazione si confondeva con l'indistinta retorica. Emilio Radius, grande giornalista e melomane appassionato, affrontò il personaggio e l'opera con determinazione e misura, con lo sguardo di chi è abituato per mestiere a verificare la sostanza dei fatti, magari non pretendendo di scoprire travolgenti verità. Ne è nato un libro entusiasta, obiettivo, che conserva, a distanza di mezzo secolo, quella piacevolezza di leggere che ha un saggio o un racconto in cui la scrittura limpida si materia di sincerità e passione. Radius sfronda la figura e l'opera di Verdi dell'aura leggendaria che la circonda, ne coglie anche i lati umani o addirittura meschini, la inserisce in un contesto storico. Evitando ogni specialismo, con il linguaggio di chi voglia raggiungere il pubblico più vasto, Radius ha scritto un saggio esemplare, a metà strada tra biografia e monografia, in cui alterna eventi esistenziali ad analisi di opere importanti, mettendo in luce gli stretti legami tra vita e arte, ma anche la misteriosa imponderabilità di ogni risultato.