Malacarne
Malacarne è un romanzo sulla mafia ma non somiglia a nessun altro libro sulla mafia: è allucinazione, cantica, dies irae, recita del trionfo della morte dentro un infinito gioco di specchi dove i carnefici inseguono le vittime di fronte a un giudice imperterrito, e che è tuttavia impossibile possa rimanere distante. La città è una Palermo mai nominata, violenta, disperata, raccapricciante, prodigiosa, in cui, tra vicoli e carceri, tra angiporti e palazzi, mai lontano da un tribunale massiccio e perpetuo, una macabra danza risucchia e travolge l'assassino e il suo giudice in un irredimibile cupio dissolvi.
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