Olivetti
Un giorno ascoltando un tizio trucidamente volgare parlare di finanza, di soldi che si fanno muovendo soldi (e "niente stupidaggini, per favore"), ho provato a citare quelle aziende che oggi in Italia producono badando alla forma di ciò che producono, all'utilità non disgiunta dal bello, ho provato a citargli quegli esempi, rari, ma esistenti, di ricerca, di organicità tra produzione e cultura. Mi ha guardato strabuzzando gli occhi, e poi ha concluso con una battuta su ciò di cui dovrebbero occuparsi gli artisti.Bene. Quest'opera prova invece a occuparsi di questa storia. La storia degli Olivetti.Attraverso la vita di due personaggi formidabili: l'intrepido Camillo e Adriano, il sognatore tenace, circondati dalle figure indimenticabili delle loro donne. La storia muove, affascinante come un romanzo, dalla fine dell'Ottocento, tempo del fervore e dell'iniziativa; attraverso le due guerre di questo secolo, sino alla scoperta che l'America si può anche comprare.All'inizio, con Gabriele Vacis, volevamo scrivere un unico testo su Adriano Olivetti. Ma poi l'incontro con Camillo è stato così folgorante che i testi sono diventati due: questo, con Camillo come protagonista e quello su Adriano, in preparazione. (Laura Curino)