Italia normale (L')
Questo libro va controcorrente: è infatti assolutamente ottimista. E questo, in un paese come il nostro - permeato da una sciagurata (e talvolta giustificata) educazione al pessimismo - vuol dire veleggiare attraverso mari assai poco abituali. Da lungo tempo, in Italia, ci siamo rassegnati a essere pessimisti. A guardare la realtà con tali e tanti timori, a disegnare scenari così sciagurati, a intravedere sempre e solo il peggio, che non riusciamo a scorgere come il mondo stia entrando in una fantastica era di nuova prosperità e di benessere. Niente sarà più come prima. In 25 anni il reddito pro capite dei maggiori Paesi del pianeta può aumentare dell'80 per cento. E quello del resto del mondo addirittura del 270 per cento. In Europa la disoccupazione scenderà del 5 per cento, come negli anni Settanta. In Italia il benessere può salire del 30 per cento in appena dieci anni. Questo dicono i numeri dell'economia. Ma, come sempre, l'Italia sorprende e rischia di rimanere con l'ombrello aperto anche dopo che il sole è spuntato da un bel po' di tempo. In concreto stentiamo a cogliere l'occasione irripetibile che la Storia ci sta offrendo. Tutto lascia pensare, infatti, che il terzo millennio sarà qualcosa di speciale. Un millennio di grandissimo benessere. Il millennio del Benessere Globale. La nostra economia mostra una vitalità straordinaria ma le nostre abitudini, come i nostri pensieri, camminano con tempi e ritmi molto più lenti. Tardano a comprendere che gli anni della crisi e dei sacrifici stanno dietro le nostre spalle. Forse sono già finiti. E non torneranno più. Mai più.
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