Abissino (L')
All'origine di questo libro c'è un fatto storico: la volontà da parte di Luigi XIV, il cosiddetto Re Sole, di entrare in relazione col più misterioso dei grandi sovrani dell'Africa, il Negus d'Abissinia, con l'intenzione di portare questa terra alla Chiesa cattolica. Su questa traccia storica, Rufin, uno studioso medico e viaggiatore alla sua prima prova narrativa, ha costruito uno splendido romanzo, ambientato nell'epoca barocca e fastosa delle corti di Parigi e Versailles e nelle terre ancora sconosciute nel XVII secolo dei deserti del Sinai e d'Egitto e delle montagne d'Abissinia. Jean-Baptiste Poncet, giovane medico francese del Pascià d'Egitto è, per una serie di circostanze, l'eroe di questo viaggio, che insieme ad altri e attraverso numerose peripezie lo condurrà di fronte al re abissino. E altre avventure capiteranno al protagonista prima di ritornare a Versailles, da Luigi XIV, perché nel frattempo si è innamorato e si è messo contro la rapacità dei gesuiti e la loro volontà di conquista. Grazie a lui, l'Abissinia sfuggirà a tutte le invasioni straniere.Viaggio iniziatico e parabola delle forze della libertà contro il fanatismo religioso e politico, L'Abissino è soprattutto un grande romanzo di avventure e d'amore, scritto con il ritmo cinematografico di un Dumas odierno e la profondità di idee di chi ben conosce e ben ha frequentato L'Illuminismo e i suoi filosofi.