Dal cavallo a dondolo al computer. Il marketing generazionale

Avete fatto tutte le vostre belle ricerche. Ora sapete esattamente quanto il vostro cliente guadagna, dove vive, che macchina guida. Sapete molto, insomma. Ma non tutto. Ad esempio, non avete ancora capito se preferisce Bob Dylan o Alanis Morrisette. Se beve Coca Cola, tè freddo o acqua del rubinetto. Ma quel che è peggio, non avete ancora capito perchè. Perchè, ad esempio, tra i comportamenti dei Baby Boomer e quelli dei lor genitori, quando avevano la stessa età, non esiste il minimo legame? E perchè i quarantenni di oggi sono più simili ai giovani di vent'anni fa che ai discotecari dell'ultima generazione?La risposta, dicono gli autori, è nei legami generazionali, una forza misteriosa ma potente capace di unire tra loro persone diversissime per educazione, reddito, esperienza di vita. Capire quei legami, dunque, è assai più importante che raccogliere informazioni di carattere demografico e statistico. Piaccia o meno, il gruppo generazionale cui apparteniamo - Maturi (nati tra il 1909 e il 1945), Boomer (tra il '46 e il '95) o i giovani della Generazione X (nati tra il 65 e oggi)- definisce chi siamo, in cosa crediamo e, soprattutto, cosa compriamo. Per quasi trent'anni, gli esperti della Yankelovich Partners, la più importante società americana di ricerche di mercato, hanno raccolto enormi quantità di informazioni sui consumatori: le loro preferenze, le loro abitudini, i loro stili di vita.