Infanzia. La biografia di un luogo (Un')

Un mondo dove i serpenti parlano, gli uccelli si impossessano dell'anima di un bambino sputandogli in bocca, la gente si ammazza per un insulto e gli amici, quando il raccolto è scarso, si rubano il cibo a vicenda. E' la Georgia negli anni della Depressione, un mondo a parte dove la realtà sembra limitata dai confini della contea, ma dove i cataloghi di vendita per corrispondenza aprono spazi inauditi all'immaginazione di un bambino solitario e sensibile come il protagonista di questo libro. In Un'infanzia rivive una società rurale fatta di carne e sangue, lacrime e magia, sesso e morte. Ma non c'è nostalgia nella intensità dolorosa con cui Crews cava e scolpisce ogni parola: la luce non è quella trasfigurata del ricordo, ma quella dura di un noir, di un mondo che discende in egual misura da William Faulkner e Flannery O'Connor.Crews, esploratore del lato oscuro del sogno americano dalla parte dei diversi e dei perdenti, scrive con una forza dolorosa e lirica da togliere il fiato, e un sense of humour che emerge nei momenti più impensati. Un'infanzia è il capolavoro di uno scrittore che è ormai diventato un cult nei paesi di lingua inglese e che, stranamente ma non troppo, si è conquistato uno stuolo di ammiratori eterogenei e tutti, come lui, marginali e incatalogabili: dallo scrittore Joe Lansdale a Lydia Lunch e Kim Gordon dei Sonic Youth (che hanno fondato una band in suo onore), fino a Sean Penn, che vuole portare le sue pagine sullo schermo.