Baroni e contadini
"Baroni e contadini è diventato, nel corso di un quarantennio, un classico della nostra letteratura meridionalistica. Ci appare oggi, nella sua terza edizione, tutto proteso alla necessità di un profondo rinnovamento del nostro Mezzogiorno. Il divario tra Nord e Sud si è tragicamente aggravato, fino all'assurdo sostituirsi di una "questione settentrionale" alla vecchia questione meridionale. Alla consapevolezza dello storico problema del Mezzogiorno, è subentrata la demagogia di Umberto Bossi, che sembra riprendere e far sua quella che Giustino Fortunato deprecava come la "bestemmia separatista". Si parla a vanvera di federalismo...Di fronte all'odierno leghismo nostrano, questo libro aperto tutto all'avvenire, è un grido lanciato agli italiani per scuoterli di quella pigra inerzia e da quella superficiale disattenzione, che favoriscono, oggi ancora, il diffondersi della corruzione. Il federalismo invece, quello autentico - e queste calde pagine ce lo dimostrano -, è quello che tende lo sguardo a orizzonti sempre più vasti, più giusti, più liberi."Alessandro Galante Garrone