Maschera (La)
Elena ha quasi trent'anni ma non ha ancora deciso cosa fare della sua vita. 'Maschera' alla Scala, scrive articoli di seconda mano per riviste di seconda categoria, e spesso deve arrivare dal lunedì al sabato con sole cinquantamila lire. Il rifugio, la cella, la corazza è la sua stanza, che la isola da tutto e da tutti, ma è un isolamento che puzza di sconfitta e di paura, mentre è sempre più difficile tenersi lontano dalle discrete persecuzioni degli altri: lo Spilungone, che non vede l'ora di piazzare un suo articolo in una rivista qualsiasi e se stesso nel letto di Elena, o la portinaia ficcanaso, incuriosita dalla vita senza orari di questa strana ragazza. Ci sarebbe Guido, ventenne che 'non l'ha mai fatto prima', che potrebbe essere un'ancora di salvezza per la pericolosa deriva di Elena. Ma anche qui, come non temere che si tratti di un'ennesima 'torre di novanta piani' costruita dal desiderio, da cui si cade senza sapere se si verrà 'accolti da un cuore aperto' o se ci si schianterà al suolo? In un caos dove segnali indicatori veri o falsi si somigliano troppo, anche la consultazione del Libro dei mutamenti, I Ching, può giovare, ma un primo responso dice:' Ken, l'arresto, ovvero "Montagna serrata a montagna, l'immagine della quiete. Così il nobile col suo pensiero non va oltre la sua situazione'. Il secondo però è più benevolo:'Il seguire ha sublime riuscita. Propizia è perseveranza...' ed Elena sembra abbastanza ostinata e tenace da poter dimenticare il primo per attaccarsi disperatamente al secondo.
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