Pietre matildiche. Monaci e scultori medievali delle terre di Canossa

Pietre matildiche. Monaci e scultori medievali delle terre di Canossa

In questo libro l'autore ripercorre le tappe di un percorso frutto di passione, di studio e di lavoro sul campo. Un ricco intreccio la cui direzione è stata tracciata dal tentativo di fornire un'indicazione più precisa sugli artefici di alcune sculture presenti a Canossa e in zone limitrofe, databili tra la fine dell'undicesimo secolo e gli inizi del dodicesimo, cioè il periodo in cui si svolsero le vicende più note legate alla contessa Matilde. La tesi sostenuta e riccamente argomentata, è che in quel periodo sia stata attiva un'officina di scultori locali strettamente connessa con il monastero voluto da Beatrice e da Matilde nel castello della Rupe. Sullo sfondo di uno studio d'ambiente che si muove tra più piani, in cui s'intersecano elementi culturali, sociali e politici, l'attenzione è concentrata in modo specifico su due questioni: una inerente i significati simbolici delle sculture con il loro carico di profonde implicazioni filosofiche e teologiche; l'altro riguardante l'analisi delle modalità espressive di un stile scultoreo caratterizzato da forme semplici, ruvide ma fortemente evocative.
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